Ragazze

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Per la serie delle Ragazze, oltre al solito nonno Jung con i suoi vari nipotastri, voglio ringraziare pubblicamente, anche se in forma rispettosamente anonima, tutte le amiche che nei mesi passati, con la loro “Ragazzitudine”, mi hanno incoraggiato nel mio lavoro e dato gli spunti per tentare l’audace impresa di tratteggiare alcuni dei principali modelli emotivi della femminilità attuale. A questo proposito è bene chiarire che l’idea non era quella di effettuare delle descrizioni accurate della natura intima delle donne, che resta e resterà sempre, fortunatamente, inafferrabile, così come quella di ogni persona umana, femmina o maschio che sia. L’intento era piuttosto quello di portare alla luce, in forma di immagini, alcuni dei modelli, cioè dei filtri, attraverso i quali il maschile (nella rarefatta sottospecie incarnata da me medesimo) percepisce le donne. Jung direbbe che sono alcune delle forme in cui si manifesta l’Anima odierna. Un’Anima scomoda, che fa fatica a trovare il suo posto. Nel maschio, ma forse anche nel mondo, per nostra disgrazia generale.
Grazie allora, amiche care, e in bocca al lupo per le vostre future battaglie di liberazione, soprattutto interiori, dai ceppi della cupa logica del potere maschile.

La serie è stata dipinta nell'estate del 2017. Sono acrilici su cartoncino da 360 g. mq; misurano cm 100x70.

 
  La scomoda caduta della Ragazza n. 1.

  La Ragazza n. 2 sembra aver trovato il modo per rimanere a mezz'aria.

   
           
  Ragazza n. 3. Costei appare in grado di fluttuare, forse persino di veleggiare, nel vento..

   
           
  Per la Ragazza n.4 un approdo c’è stato, ma lo spazio a disposizione sembra impedirle una distensione completa.

   
           
 

La Ragazza n. 5 si è ritrovata in uno spazio oscuro, scalfito da una immagine inquieta.
Il suo sforzo vitale è proteso a recuperare la leggerezza perduta della sua casa natale, il cielo.

   
           
 

La Ragazza n. 6 ha lo spazio e il tempo sufficienti ad attuare il distacco necessario, per riflettere finalmente su se stessa e il mondo che la circonda.

   
           
 

La Ragazza n. 7 ha compreso di possedere dentro di sé una parte integrante ed essenziale della Natura. Ha anche capito che solo con il suo contributo, consapevole e appassionato, potrà impedire che il mondo si riduca ad un tetro deserto.

   
           
 

La Ragazza n. 8 si immerge in rituali antichissimi e pericolosi, per tornare ad attingere energie vitali che sembravano perdute per sempre.

   
           
 

La Ragazza n. 9 riesce a distinguere ogni cosa con acutezza, alla luce della notte illuminata dalla Luna.

   
 
 

La Ragazza n. 10 si riposa. Il suo Sogno sembra aver trovato un equilibrio nel restare dolcemente sospeso, tra gli abissi della terra e  la profondità del cielo.